«Interrompere le pubblicazioni della Gazzetta del Mezzogiorno è stata una decisione di inaudita gravità. La priorità ora deve essere quella di riportare al più presto il giornale in edicola. Ogni giorno che passa lontano dalle edicole e quindi dai lettori, è un danno per la storia del giornale, per i lavoratori, per l’opinione pubblica dell’intero meridione». Così il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, durante la conferenza stampa a Bari sulla situazione del quotidiano di Puglia e Basilicata che oggi non è edicola dopo che la società Ledi, l’editore che lo ha gestito negli ultimi mesi, ha deciso di non voler prorogare il contratto d’affitto.
«Che il contratto sarebbe scaduto il 31 luglio lo si sapeva da tempo. Vero che siamo nell’ambito della libertà di impresa, ma va considerato che quando si parla di informazione le responsabilità dell’imprenditore sono più pesanti di quelle di qualsiasi altro imprenditore perché stiamo parlando della gestione di un bene costituzionalmente garantito quale appunto è l’informazione», ha aggiunto, rilevando che «la scelta di sospendere le pubblicazioni risulta incomprensibile, tanto più perché comunicata ventiquattr’ore prima della scadenza del contratto e dopo che, tre giorni fa, la stessa Ledi aveva comunicato alla direzione e alla redazione la volontà di continuare a gestire provvisoriamente la testata per altri trenta giorni, in attesa dell’esito del voto del comitato dei creditori sulle due proposte concordatarie presentate alla curatela».
Lorusso ricorda come in questi mesi la Fnsi, insieme con le Assostampa e con i Cdr, abbia più volte provato a sollecitare i gestori del giornale «per fare in modo che si arrivasse al 31 luglio con un piano industriale che potesse prefigurare il futuro sia per i lavoratori che per la testata. Non è stato possibile farlo perché non c’è stata la volontà dell’azienda di avviare il confronto. Ne prendiamo atto con tutto quello che ne consegue. Adesso – conclude –, ferme restando le procedure di legge da seguire, chiediamo, nel rispetto di queste norme, che si trovi il modo per accelerare i tempi per riportare il giornale in edicola».
Due le possibili vie per ottenere questo risultato, illustrate dal presidente dell’Assostampa Puglia, Bepi Martellotta: che si concludano al più presto le procedure di votazione da parte dei creditori nell’ambito della procedura fallimentare della società Mediterranea, proprietaria della testata; oppure che, nelle more, si consenta una soluzione ponte revocando la sospensione dell’esercizio provvisorio di Edisud, società editrice del giornale, per riportare subito la Gazzetta in edicola.
«Sappiamo che si sono manifestate disponibilità ad assicurare il giornale in edicola con una soluzione ponte», spiega Martellotta. Gli imprenditori che si occupano della stampa e della distribuzione sarebbero disponibili a garantire le due attività gratuitamente. E anche giornalisti e poligrafici «sono disposti a tornare al lavoro già oggi», assicura il Comitato di redazione. «È necessario tornare in edicola al più presto – ribadisce anche Michele De Feudis, in rappresentanza del Comitato di redazione – anche per immaginare quel piano di rilancio del giornale in cui ci siamo impegnati in questi mesi con il sindacato a fronte dei nostri sacrifici».
Con la sospensione delle pubblicazioni i lavoratori della Gazzetta del Mezzogiorno sono stati tutti messi in cassa integrazione a zero ore.