«Con la definitiva approvazione della legge di riforma dell’editoria da parte della Camera dei deputati si pongono finalmente le basi per il rilancio dell’intero sistema dell’informazione, che non potrà che ripartire dalla formulazione di nuove regole antitrust e dalla tutela dell’autonomia delle redazioni, più che mai urgenti alla luce dei processi in atto di fusione e di cessione della proprietà delle testate». Lo affermano, in una nota, il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti. «Vanno ringraziati – proseguono – i parlamentari, a cominciare dai relatori alla Camera e al Senato, Roberto Rampi e Roberto Cociancich, che in questi mesi hanno ascoltato e fatto proprie le istanze più importanti avanzate dal sindacato dei giornalisti, e le Associazioni regionali di stampa, che con la loro mobilitazione hanno permesso di giungere alla riforma a 35 anni dalla legge sull’editoria, la numero 416 del 1981, e a 53 anni dalla legge istitutiva dell’Ordine dei giornalisti, numero 69 del 1963. A questo punto è necessario che si avvii immediatamente il confronto sui regolamenti, anche per non lasciare alibi a chi vorrebbe tenere congelati i contratti di settore».