Costante (Capss): “Casagit, cambiamenti per rispondere alle nuove esigenze della categoria”
di Alessandra Costante*
Dal 6 al 10 giugno si vota per il rinnovo degli organismi della Casagit: consulte regionali, fiduciari, Assemblea nazionale dei delegati.
Come sapete il voto sarà totalmente telematico. Proprio in questi giorni ognuno di noi, per raccomandata o con corriere, sta ricevendo dalla Casagit la password con cui potrà accedere al portale del voto elettronico. Sul sito di Casagit, www.casagit.it/speciale-elezioni-2017, troverete ogni dettaglio sulle modalità di voto ed eventualmente come poter recuperare la password in caso di smarrimento.
Inoltre per i colleghi che non hanno grande dimestichezza con il voto on line, nella giornata di sabato 10 giugno sarà regionali predisposta una postazione per il voto assistito presso le sedi delle Consulte.
Insieme ad Inpgi e Fondo Complementare, Casagit è uno degli istituti contrattuali previsti dal nostro CNLG. Ma, soprattutto, è lo strumento attraverso il quale negli anni ci siamo assicurati un’assistenza sanitaria sempre molto buona anche in zone in cui il Servizio Sanitario Pubblico era carente. La crisi occupazionale degli ultimi anni ha messo a dura prova anche Casagit che ha dovuto fronteggiare la situazione con una manovra correttiva. Come per tutta la nostra categoria, gli anni che verranno saranno fondamentali non solo per la sopravvivenza di Casagit ma anche per adeguare la nostra Cassa di assistenza integrativa ad un mondo che sta mutando molto rapidamente, in cui i giornalisti dipendenti vengono sostituiti sempre di più dai parasubordinati, in cui la media retributiva dei dipendenti è ormai inferiore alla media retributiva dei pensionati. Con Casagit dobbiamo pensare ad integrare e fortificare l’assistenza dovuta con i profili 2,3 e 4 piuttosto che tutelare pochi, ricchissimi contribuenti. Con Casagit dobbiamo pensare a potenziare l’assistenza dei colleghi a lungo disoccupati, ad andare incontro a situazioni economiche mutate in peggio. Dobbiamo pensare ad una nuova base per la contribuzione in funzione del reddito e non della posizione lavorativa dell’assicurato (attivo o pensionato). E si deve pensare che dopo un periodo di profonda crisi, l’elenco delle prestazioni dovrebbe essere adeguato al momento, ridimensionando alcune voci non certo essenziali (mi vengono in mente i massaggi ayurvedici) a vantaggio di quelle più utili alla complessità del nostro mondo.
Per fare tutto questo, la prossima Assemblea nazionale dei delegati che dovrà votare il futuro Cda, dovrà poter parlare lo stesso linguaggio della Federazione Nazionale della Stampa che ha fatto di inclusione ed equità le sue parole d’ordine.
*portavoce del Capss