“Sorprende che un sindaco, in passato bersaglio di atti intimidatori e minacce, si scagli contro i giornalisti che hanno riportato le accuse di un collaboratore di giustizia contenute in un verbale di interrogatorio davanti ai magistrati baresi. E spiace iscrivere Tommaso De Palma nella lista, che si allunga sempre di più, di quegli amministratori locali che minacciano la libertà di stampa non sopportando le notizie “scomode”: è quanto dichiarano l’Ordine dei giornalisti e l’Assostampa di Puglia in merito ad alcune dichiarazioni nel corso di una riunione del consiglio comunale di Giovinazzo (Bari), tenuta lo scorso 30 marzo, in seguito alla pubblicazione di stralci di un verbale di interrogatorio in cui un collaboratore di giustizia rivelava il sostegno elettorale da parte di organizzazioni criminali ad alcuni esponenti politici locali.
“Se si ritiene che un iscritto abbia commesso una violazione deontologica – dice il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Piero Ricci – chiunque può presentare un esposto; se invece ha commesso un reato va denunciato all’autorità giudiziaria come ogni cittadino che si rende responsabile non solo di diffamazione, ma di calunnia”. Nel corso del dibattito consiliare, in relazione ad un altro episodio che coinvolse l’ex assessore del Comune di Giovinazzo, Sannicandro, il sindaco ha anche dichiarato che “è tutto infognato dentro l’Albo dei giornalisti”. “Vorrei rassicurare e informare il sindaco – aggiunge Ricci – che l’esposto presentato dal suo ex assessore fu immediatamente inoltrato al consiglio di disciplina territoriale e che lo stesso, senza alcun indugio, aprì e concluse il relativo procedimento disciplinare”.
“Accusare un giornalista di aver svolto il proprio lavoro, sulla base di atti documentali, infangando un’intera categoria è inaccettabile. Così come non è accettabile – dice il presidente di Assostampa Puglia, Bepi Martellotta – che chi indossa la fascia tricolore non rispetti il diritto di cronaca e la liberta’ di stampa, tutelati dalla Costituzione a cui ha giurato fedeltà. Se il sindaco e il presidente del consiglio comunale di Giovinazzo ritengono siano stati commessi reati, si rivolgano alle autorità competenti. I giornalisti, svolgendo il proprio lavoro, hanno da esercitare quei diritti costituzionali e hanno due doveri: quello di pubblicare le notizie verificate e quello di garantire ai cittadini di essere sempre informati. Piaccia o no ai pubblici poteri”.