Gazzetta del Mezzogiorno, Fnsi e Assostampa: «Imprenditori del territorio si impegnino per salvarla»
«Il tempo degli incontri istituzionali, delle solidarietà o delle passerelle mediatiche è finito: è tempo che la classe imprenditoriale di Puglia e Basilicata si faccia avanti, anche tramite cordata, per salvare la Gazzetta del Mezzogiorno dal baratro del fallimento cui sembra condannata». È l’appello delle Associazioni di Stampa di Puglia e Basilicata, insieme con la Federazione nazionale della Stampa italiana, dopo che l’editore – tornato in possesso del giornale a seguito del dissequestro deciso dal Tribunale di Catania – ha annunciato la volontà di mettere in liquidazione la Edisud spa.
«A fine mese – proseguono la Fnsi e le Assostampa – il Tribunale di Bari sarà chiamato ad
esprimersi sulla eventuale continuità dell’azienda. Ma a un anno e mezzo dal sequestro deciso dai giudici di Catania, il giornale è riuscito a sopravvivere sinora solo grazie alla caparbietà di giornalisti e poligrafici, che hanno continuano a lavorare e così a garantire l’uscita quotidiana in edicola anche quando non veniva loro pagato lo stipendio. Quei sacrifici, ora, rischiano di andare persi dinanzi alla volontà dell’editore di dismettere il principale organo di informazione della Puglia e della Basilicata, dopo averne provocato il dissesto tramite un management rimasto alla guida finanche durante la procedura giudiziaria e aver allontanato per anni ogni offerta di acquisto che consentisse la tutela e il futuro della testata».
«Dinanzi a tale situazione – conclude il sindacato – gli imprenditori pugliesi e lucani non possono rimanere silenti spettatori. Occorre un impegno forte e chiaro da parte del territorio che, per 135 anni, è stato raccontato dal giornale con professionalità ed equilibrio. La Gazzetta è un bene di tutti ed è dovere da parte di tutti i pugliesi e lucani provare a difenderlo».