Fnsi e Assostampa su aggressione a Bari a giornalista Giancarla Rondinelli. Una nota degli ospiti di Villa Roth

«L’aggressione alla giornalista di Rete4 Giancarla Rondinelli e alla troupe della trasmissione televisiva Quinta Colonna è purtroppo solo l’ultimo episodio degli ormai quotidiani tentativi di impedire ai cronisti di svolgere il proprio lavoro al servizio del cittadini». Lo affermano, in una nota, la Federazione nazionale della stampa italiana e l’Associazione della Stampa di Puglia.

Mentre stava realizzando un servizio sull’assegnazione di alloggi ai migranti a Bari, come la stessa collega ha raccontato alla stampa, uno straniero ha lanciato contro la giornalista e il suo operatore due bottiglie d’acqua, urlandole contro parole irripetibili. E solo grazie all’intervento dei carabinieri la troupe ha potuto continuare a lavorare.

«Ringraziamo le forze dell’ordine prontamente intervenute – commentano Fnsi e Assostampa Puglia – e chiediamo alle autorità di tenere alta l’attenzione per impedire che ai giornalisti impegnati in ogni parte d’Italia a compiere il proprio dovere siano rivolte minacce e intimidazioni. A Giancarla Rondinelli la solidarietà e la vicinanza del sindacato dei giornalisti».

Di seguito, una nota degli ospiti di Villa Roth con le loro precisazioni: 
“La settimana scorsa abbiamo avuto una sgradevole visita da parte di alcune persone che sono entrate a Villa Roth e con una telecamera hanno cominciato a riprenderci in volto, spingendosi sin dentro le nostre case, senza averci chiesto alcun permesso.
Abbiamo scoperto solo in seguito, quando uno dei filmati è finito in rete e la notizia è stata pubblicata sui giornali, che si trattava della troupe televisiva della trasmissione “Quinta Colonna” e che assieme a questa vi erano alcuni componenti del partito razzista “Noi con Salvini” Sin da subito abbiamo chiesto loro chi fossero e se avessero avvisato il Comune di Bari della loro venuta. Ci hanno risposto di no. In maniera ferma ma civile quindi abbiamo chiesto loro di uscire.
Tutto sembrava essersi risolto, la troupe era andata via. Purtroppo, però, è tornata dopo poco, con al seguito sempre il partito razzista e una volante dei Carabinieri. Questi ultimi sono entrati nel giardino di Villa Roth con fare minaccioso ed intimidatorio e non riuscivamo a capirne il motivo dal momento che nessuno di noi aveva commesso alcun reato, ma semplicemente volevamo essere lasciati in pace all’interno di uno spazio nel quale viviamo legittimamente.
I Carabinieri, contro la nostra volontà, hanno scortato la troupe nella Villa, violando il nostro diritto alla privacy. Uno di noi, appena uscito dalla doccia, si è sentito umiliato nell’essere ripreso senza permesso dalle telecamere e si è molto arrabbiato, arrivando a gettare contro di loro delle pietre. Va detto anche che uno dei Carabinieri gli ha detto: “Scimmia, fatti riprendere”.
Quanto è accaduto ci ha molto ferito. Il fatto di essere migranti non vuol dire che chiunque possa riprenderci senza chiedere la nostra autorizzazione ed utilizzarci per sporche campagne razziste.
Chiediamo al Comune di Bari di intervenire e spiegarci perché un partito di estrema destra può entrare in uno spazio comunale, assegnatoci dopo anni di lotte e difficoltà, e provocarci in questa maniera. Chiediamo di sapere il motivo per cui una volante dei Carabinieri possa, agli ordini di una troupe televisiva, o peggio del suddetto partito di estrema destra, irrompere in uno spazio abitativo, senza che ve ne sia ragione ed offenderci con insulti razzisti. Meritiamo rispetto e dignità e su quanto avvenuto non intendiamo soprassedere”.

 

 

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