Linee guida destinate ai Comuni affinché l’accesso dei giornalisti nella pubblica amministrazione possa avvenire secondo regole precise e nel rispetto delle norme contrattuali che riguardano la professione: è quanto contiene il protocollo di intesa sottoscritto oggi a Bari dai presidente dell’Assostampa Puglia (Bepi Martellotta) e dell’Anci Puglia (Luigi Perrone) alla presenza del segretario nazionale della Fnsi Raffaele Lorusso e dal presidente nazionale dell’Anci Antonio Decaro.
Il protocollo regionale recepisce i 10 articoli che compongono il protocollo nazionale, sottoscritto lo scorso luglio da Anci e Fnsi con l’obiettivo di regolamentare il lavoro degli uffici stampa nei Comuni in applicazione di quanto previsto dalla legge 150/2000. Lorusso ha sottolineato che il protocollo “dà ai Comuni linee guida per le procedure di reclutamento e l’inquadramento contrattuale; oltre a prevedere la possibilità di accedere agli istituti della nostra categoria, per esempio l’assistenza sanitaria della Casagit e l’accesso al fondo di previdenza complementare. Nei circa 5mila comuni italiani ognuno si è regolato come credeva, molto spesso sbagliando e creando contenziosi – ha aggiunto Lorusso – ma ora siamo ad una svolta. Finalmente anche l’Aran ha voluto conoscere i contenuti di questo protocollo e, nel frattempo, la Fnsi proseguirà il confronto con il Ministero per dare seguito alle circolari che individuano il profilo professionale del giornalista nell’ambito della p.a”.
Martellotta ha ricordato i tanti errori commessi anche nei comuni pugliesi da parte delle amministrazioni locali nel reclutamento di personale giornalistico, sia ricorrendo a bandi pubblici cuciti su misura dei prescelti che, addirittura, richiedendo prestazioni a titolo gratuito. “Talvolta sono errori commessi in buona fede da amministrazioni che non conoscono le norme di accesso alla professione giornalistica – ha detto – e sappiamo bene che i sindaci devono occuparsi quotidianamente di ben altri problemi. Ma riteniamo fondamentale per la democrazia che i cittadini di ciascun territorio siano informati su ciò che la loro amministrazione fa, tramite il lavoro di personale giornalistico qualificato. Proprio per questo riteniamo questo protocollo regionale l’inizio di un percorso virtuoso e ci impegneremo al massimo per pubblicizzarlo”.
Decaro ha ricordato come “la legge ‘150’ del 2000 è stata il punto di partenza. So che i sindaci negli anni passati hanno spesso commesso degli errori, ma ciò era spesso dovuto proprio alla mancanza di linee guida. Ricordiamoci che in Italia sono oltre cinquemila i Comuni piccoli e questo protocollo offre una indicazione preziosa che l’Anci fornisce ai propri sindaci”. “Penso – ha concluso – che i social, tanto usati oggi, siano una opportunità ma non risolvono il complesso tema della comunicazione: il ruolo di giornali e televisioni resta essenziale per la formazione dell’opinione pubblica sia per i cittadini che per gli amministratori”
“L’evoluzione dei sistemi di comunicazione rende opportuno anche per gli enti locali di avvalersi di competenze e capacità professionali qualificate nell’ambito dell’informazione. Nostro impegno – ha dichiarato il presidente Anci Puglia, Perrone – sarà quello di divulgare l’accordo tra i Comuni pugliesi sensibilizzandosi sul tema, fornendo loro criteri condivisi e linee guida utili ad agevolare la costituzione degli uffici stampa nei Comuni, in linea con quanto previsto dalla legge 150/2000. Importante sarà estensione dell’iniziativa anche ai piccoli comuni, dove il ricorso alle professionalità giornalistiche potrà essere realizzato attraverso forme associate degli stessi”.