L’Associazione della Stampa di Puglia e’ al fianco dei lavoratori della Bridgestone nella battaglia contro la chiusura dello stabilimento di Bari e apprezza la mobilitazione delle istituzioni locali per portare la vertenza all’attenzione del governo nazionale. Allo stesso tempo, auspica che eguale impegno e mobilitazione giungano dai rappresentanti delle istituzioni locali, a sostegno della vertenza dei giornalisti e dei lavoratori delle emittenti radiotelevisive private pugliesi. La grave crisi che colpisce tutto il comparto, che in Puglia occupa complessivamente piu’ di mille persone, tenendo conto anche dell’indotto, rischia gia’ nei prossimi mesi di lasciare senza lavoro e senza tutele tanti lavoratori che – al pari degli addetti degli altri settori in crisi – meritano un’attenzione che vada oltre le manifestazioni di solidarieta’ di circostanza. Alla vertenza di Antenna Sud, nella quale, anche con l’aiuto della task force regionale per l’occupazione, il sindacato dei giornalisti, insieme con le organizzazioni degli altri lavoratori, sta cercando di disinnescare la bomba dei licenziamenti collettivi, potrebbero presto seguirne altre di eguale drammaticita’, soprattutto se non dovessero essere rifinanziati gli ammortizzatori sociali in deroga, ai quali ha potuto attingere la quasi totalità delle emittenti pugliesi. Al sindacato dei giornalisti non interessano generiche misure di sostegno alle imprese, che, per quanto ormai improbabili, segnerebbero in qualche modo un ritorno alla politica deleteria dei finanziamenti a pioggia. Al contrario, e’ auspicabile l’apertura immediata di un confronto che, partendo dalla presa d’atto della crisi del settore, individui, con il coinvolgimento del governo nazionale, finora assente e totalmente disinteressato, strumenti che possano consentire di attutire l’impatto della crisi sull’occupazione, anche attraverso la messa a punto di un pacchetto di incentivi in favore di quelle imprese che operano nel rispetto delle regole e non hanno utilizzato – come purtroppo e’ avvenuto anche in questa regione – l’attività editoriale per perseguire interessi che nulla hanno a che vedere con l’informazione e con il diritto dei cittadini ad essere informati.