L’Associazione della Stampa di Puglia esprime sdegno e preoccupazione per i toni minatori utilizzati dal responsabile Enti locali di Forza Italia Puglia in una “lettera aperta agli amici della stampa e non”, pubblicata e diffusa su un social network e avente ad oggetto un articolo pubblicato dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” su un convegno tenuto dal partito lo scorso sabato a Bari. La libertà di giudizio deve sempre tenere conto della libertà di informazione e, pertanto, tacciare di “false e volontariamente tendenziose” le notizie riportate, tra l’altro interamente confermate nella stessa missiva, è quantomeno lesivo del diritto di cronaca che quel giornale e l’autore dell’articolo hanno esercitato nell’occasione. Colpisce ancor di più il giudizio sgradevole che lo stesso dirigente regionale di FI esprime subito dopo, convinto com’è che il giornalista della Gazzetta sia stato “strumentalizzato da seducenti signorine” che, in “ruoli di temporanea subalternanza operativa” (Sic!) “girano fra i corridoi degli uffici regionali pensando di rientrare nelle grazie dei più”. Ci auguriamo che un giudizio così sessista non sia rivolto alla collega che quei corridoi frequenta perché chiamata a svolgere il suo lavoro, ovvero quello di addetta stampa del gruppo consiliare alla Regione, ma magari ad altre presenze estemporanee negli uffici di FI delle quali solo l’autore della missiva potrebbe – e a questo punto dovrebbe – dare conto.