L’Associazione della Stampa di Puglia respinge con fermezza la decisione dell’emittente Punto Tv di licenziare con effetto immediato gli unici due colleghi della redazione giornalistica assunti con contratto di lavoro dipendente Aer-Anti Corallo, tra l’altro notificando tale decisione agli interessati senza alcun preavviso “come invece previsto dal contratto” e adducendo un “giustificato motivo” che non viene, però motivato. Si dà il caso che uno dei due colleghi sia il direttore responsabile della testata, incarico che ha svolto sino all’ultimo giorno e per il quale non ha ricevuto alcun atto di sfiducia da parte dell’editore prima del licenziamento in tronco. Né l’editore ha ritenuto di rispondere alle missive, inviate nei giorni scorsi dal direttore, nelle quali si sollecitavano chiarimenti circa le nuove produzioni che l’azienda intendeva lanciare, a cominciare da un’edizione serale del Tg. Oltre alle missive del direttore, resta inevasa una domanda che il sindacato dei giornalisti pugliesi non mancherà di porre in tutte le sedi in cui sarà chiamato a tutelare i diritti dei colleghi: come si può addurre un “giustificato motivo” ai licenziamenti per “soppressione di lavoro dipendente” e nel contempo intensificare la produzione giornalistica dell’emittente? Se l’obiettivo della Punto Editoriale srl è quello di ridurre il costo del lavoro estromettendo giornalisti dipendenti dalla redazione per far posto a collaboratori ai quali affidare mansioni non previste dal contratto, troverà dinanzi a sé un muro: quello degli enti preposti ai controlli, a cominciare dall’Istituto di Previdenza giornalistica, e quello della giustizia ordinaria.