La volontà dei vertici Rai di abolire l’edizione notturna dei Tg regionali offende i principi costituzionali del pluralismo dell’informazione e stralcia i doveri del servizio pubblico. E’ quanto sostengono in una nota congiunta l’Ordine dei Giornalisti e l’Associazione della Stampa di Puglia.
“In un solo colpo si toglie ai cittadini pugliesi il diritto all’informazione nel loro territorio e si offende la professionalità di giornalisti e maestranze del Tg Puglia, il cui impegno ha sempre garantito – anche nei momenti più difficili legati alla pandemia – la copertura delle notizie in tutte le fasce orarie”.
“Come più volte denunciato dall’Usigrai, da un lato la Rai investe sulle produzioni esterne e dall’altro mortifica il lavoro dei propri dipendenti. E’ inaccettabile che da gennaio il servizio pubblico si sottragga ai propri doveri nelle fasce notturne abdicando all’emittenza privata e disdettando il Contratto di Servizio. L’informazione non è solo un diritto dei cittadini pugliesi, è un dovere che la Rai può e deve onorare. Ci auguriamo pertanto – concludono Ordine e Assostampa Puglia – una rapida inversione di rotta da parte del Cda Rai e, semmai, un potenziamento dell’informazione nel nostro territorio”.