L’Associazione della Stampa di Puglia e la Fnsi esprimono soddisfazione per la sentenza con cui il Tribunale di Lecce ha condannato l’emittente televisiva salentina Canale 8 al versamento dell’omesso pagamento in favore dell’ultimo direttore responsabile per l’attività svolta nel periodo 2014/2016. La sentenza mette finalmente in luce una lunga e travagliata vicenda di finanziamenti pubblici e concessioni da parte dello Stato, prima sull’analogico e poi sul digitale, a favore di un’azienda che nel corso degli anni ha omesso i versamenti contributivi e retributivi dovuti ai propri giornalisti dipendenti. I continui mutamenti societari e l’avvicendarsi di amministratori hanno consentito per anni buchi contributivi e stipendi non pagati, invano denunciati sia dai dipendenti sia dal sindacato del giornalisti pugliesi nell’indifferenza delle istituzioni, alle quali faceva comodo avere una “vetrina” nel territorio. La sentenza, e le azioni esecutive che ne deriveranno, auspichiamo accendano una luce sui continui aggiramenti delle norme che, spesso – in danno agli editori onesti e alle regole contrattuali – diverse emittenti tv mettono in atto, in modo da favorire regole più stringenti nell’erogazione di contributi pubblici destinati al pluralismo dell’informazione.