Licenziati per ragioni ritorsive dall’editore, che li riteneva non abbastanza “accondiscendenti” con le amministrazioni locali nei servizi giornalistici che dovevano realizzare. Con sentenza emessa nei giorni scorsi dal giudice Labella del Tribunale di Bari, i colleghi Mauro Denigris e Giuseppe Pace hanno ottenuto il riconoscimento al reintegro al posto di lavoro e al risarcimento dei crediti maturati nei confronti dell’azienda Punto editoriale srl, editrice dell’emittente di Bitonto (Ba) “Punto Tv”.
«Il 21 gennaio 2016 – spiega l’Associazione della Stampa di Puglia – i due giornalisti avevano ricevuto la lettera con cui veniva comunicata l’interruzione in tronco del rapporto di lavoro per “giustificato motivo”. In realtà la lettera seguiva minacce di tagli del 50% sugli stipendi e tentativi di condizionamento del lavoro giornalistico da parte di funzionari incaricati dall’editore».
Grazie all’immediato intervento dell’Assostampa Puglia e alle deposizioni rese in aula da alcuni testimoni, ex collaboratori dell’emittente bitontina, il giudice ha ricostruito il modus operandi dell’azienda e i reali motivi del licenziamento.
“All’esito dell’esame delle risultanze istruttorie – si legge nella sentenza del 13/11/2017 (RG n. 9741/2016) – è emerso che la causale posta a fondamento delle lettere di licenziamento (giustificato motivo oggettivo) era soltanto apparente; mentre la reale intenzione della parte datoriale era stata quella di sanzionare con il licenziamento la volontà dei ricorrenti di non cedere alle pressioni della parte datoriale dirette a condizionare il legittimo esercizio da parte loro in piena autonomia del diritto di cronaca nello svolgimento della loro attività lavorativa di giornalisti”.