L’ennesima aggressione ai danni di un giornalista che si azzardava semplicemente a fare il proprio lavoro, ovvero rivolgere domande. E’ accaduto a Taranto, dove il collega Danilo Lupo – inviato dal programma di La7 “In Onda” per approfondire un’inchiesta su una presunta truffa ai danni del Comune – si è ritrovato inseguito e picchiato da un esercente che avrebbe dichiarato fittiziamente di avere alle proprie dipendenze una ex consigliere comunale, anche lei indagata, la quale così riusciva ad ottenere diarie e rimborsi dal Municipio.
Le immagini – che saranno trasmesse la sera di giovedì 26 nel corso della trasmissione – raccontano, inequivocabilmente, quanto accaduto: Lupo porge il microfono e in cambio si becca esplicite minacce di morte prima, e tentativi di aggressione poi nella strada antistante il bar nel quale si è azzardato a fare quello che il diritto di cronaca prevede: rivolgere domande. Federazione nazionale della Stampa e Assostampa Puglia si chiedono: fino a quando dovrà continuare questo quotidiano tentativo da parte di tanti cittadini (e finanche di alcuni esponenti delle istituzioni) di ricorrere alle mani, alle minacce o ai bastoni per respingere il sacrosanto diritto di tutti di essere informati su ciò che accade e il sacrosanto diritto dei giornalisti di informarli?