I giornalisti di Antenna Sud saranno in sciopero da domani, 15 dicembre, a giovedí 20 dicembre 2012. L’assemblea di redazione, riunita questa mattina alla presenza del presidente dell’Associazione della Stampa di Puglia, Raffaele Lorusso, respinge con fermezza il piano di messa in mobilità di 8 giornalisti (su 11 in organico), annunciato oggi dall’editore, unitamente all’avvio delle procedure di concordato preventivo. I giornalisti, in cassa integrazione da febbraio scorso, da tre mesi non percepiscono la quota di stipendio dovuta dall’azienda per le ore lavorate, né l’editore, incapace di far fronte ad una pesantissima situazione debitoria, ha fornito garanzie sul loro effettivo pagamento, oltre alla tredicesima. Anche per questa ragione durante lo sciopero non garantiranno alcuna finestra informativa, come invece sempre avvenuto nel passato.
"La decisione annunciata dall’editore – dichiara Raffaele Lorusso, presidente dell’Associazione della Stampa di Puglia – é grave perchè, salvo miracoli, segna di fatto l’inizio della fine di una emittente che, con i suoi 32 anni di storia, é stata ed é un punto di riferimento in questa regione. La crisi economica globale, pure pesantissima, da sola non basta a spiegare questo epilogo amaro. Pesano anche scelte e strategie aziendali sbagliate, oltre che una politica nazionale sempre pi´ insensibile nei confronti dell’emittenza locale, che rappresenta uno dei pilastri del pluralismo dell’informazione nel nostro Paese. In attesa di conoscere nel dettaglio il piano aziendale e di avviare il confronto, il sindacato dei giornalisti si schiera al fianco dei colleghi di Antenna Sud, cui va la piena solidarietà".
Per questa ragione, il consiglio direttivo dell’Associazione della Stampa si riunirà in seduta straordinaria lunedí prossimo, alle 10.30, nella sede dell’Assostampa, insieme con i colleghi di Antenna Sud. La riunione é aperta alla stampa, ai rappresentanti istituzionali e agli esponenti delle forze politiche. Con questi ultimi é auspicabile che venga avviato un confronto serio sulla crisi dell’emittenza locale, che in questa regione dà lavoro a un migliaio di persone.