E’ difficile credere che il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, possa avere anche lontanamente immaginato di ridere del dramma di migliaia di persone che a Taranto convivono con i tumori e con altre gravi malattie causate dall’inquinamento industriale. In attesa che tutta la vicenda evidenziata nel brano estrapolato da un’intercettazione telefonica venga chiarita, l’Associazione della Stampa di Puglia tiene a sottolineare che a nessuno, in un Paese normale, può essere consentito di impedire a un giornalista di fare domande e di compiere il proprio dovere. L’episodio in cui il collega Luigi Abate, al quale va tutta la nostra solidarietà, e’ rimasto vittima dell’arroganza e della tracotanza del signor Girolamo Archina’, capo delle relazioni esterne dell’Ilva di Taranto, é una chiara manifestazione di arroganza che va da tutti stigmatizzata e respinta nella sua gravità, al di là dei ruoli che si ricoprono e persino delle doti atletiche dello stesso Archina’.