Marilù Mastrogiovanni non ha offeso la reputazione dell’allora sindaco di Casarano, in provincia di Lecce, Gianni Stefano, né quella di Luigi Loris Stefano, all’epoca consigliere comunale, con la sua inchiesta giornalistica sulla gestione dei rifiuti nella zona del basso Salento. Lo ha stabilito il giudice del tribunale di Lecce Fabrizio Malagnino, che ha assolto la giornalista e direttrice della testata online Il Tacco d’Italia dalle accuse di diffamazione per alcuni articoli risalenti al 2017.
Nello stesso procedimento l’ex sindaco e l’ex consigliere comunale di Casarano erano imputati per diffamazione nei confronti di Mastrogiovanni per le loro reazioni a quell’inchiesta. Anche loro sono stati assolti previa riqualificazione nell’illecito civile di ingiuria nei confronti di Luigi Loris Stefano.
La giornalista era difesa dall’avvocato Roberto Eustachio Sisto. Al fianco di Marilù Mastrogiovanni anche la Federazione nazionale della Stampa italiana, in qualità di parte civile, assistita dallo Studio FPS dell’avvocato Sisto.
«Grande soddisfazione», commenta il legale. «Il giudice – prosegue Roberto Eustachio Sisto – ha ristabilito il principio della libertà di manifestazione del pensiero e dell’esercizio del diritto di cronaca, oltre che di critica, così restituendo a Marilù Mastrogiovanni il dovere, nonostante i tentativi ostruzionistici da parte di qualcuno, di continuare ad informare l’opinione pubblica, anche stigmatizzando l’operato, le scelte e le frequentazioni di qualche ex amministratore».
La Federazione nazionale della Stampa italiana, conclude l’avvocato Sisto, «ancora una volta è scesa in campo al fianco di una giornalista vittima di condotte assolutamente inaccettabili per ribadire con forza la necessità di garantire il diritto e la libertà di manifestazione del pensiero e il diritto di critica e di cronaca».